7 – L’importanza della geografia fisica

In geopolitica due aspetti contano tantissimo: la geografia fisica di un luogo che vogliamo esaminare e la sua storia.

Oggi analizziamo l’importanza della geografia. Vi consiglio di aiutarvi con un buon atlante aggiornato, ad esempio l’Atlante Geografico De Agostini in versione Deluxe del 2023.

Prendiamo la cartina fisica dell’Italia accessibile online.

Come potete vedere l’Italia è “protetta” a nord dalla catena montuosa delle Alpi, e sappiamo quanto ci è costato raggiungere questo obiettivo strategico nella prima e seconda guerra mondiale. Mentre per i restanti tre quarti del territorio l’Italia è circondata dal Mediterraneo: per questo motivo si può dire che la “proiezione” dell’Italia, cioè dove si affaccia e dove si può spingere la sua “influenza”, è soprattutto marittima e in parte centro europea.

Molto importante quindi è la conformazione fisica e i confini di uno stato, perché per collocare un paese nel mondo occorre elaborare una visione geopolitica, che implica necessariamente una proiezione internazionale: l’Italia è collocata fra l’Europa e tutto il bacino mediterraneo, che con l’apertura del canale di Suez in Egitto nel 1869, di fatto “spinge” il nostro paese fra l’oceano Atlantico e quello Indiano.

Adesso prendiamo ad esempio la mappa dell’Ucraina che trovate online.

Come potete vedere qui la situazione è completamente diversa. Innanzi tutto il confine marittimo è un quarto rispetto a tutti gli altri ed è con il Mar Nero, che si spinge fino al mediterraneo, ma per arrivarci bisogna passare per gli stretti turchi e quindi non è un accesso diretto come nel caso dell’Italia.

Dopodiché guardate attentamente la conformazione fisica dell’Ucraina: a parte una piccola catena montuosa a ovest, tutto il resto è una vastissima terra pianeggiante, con al massimo poche alture.

Proviamo a entrare nei panni degli ucraini, perché è questo lo scopo della geopolitica: non essendoci in pratica impedimenti fisici, si sentiranno sempre minacciati esternamente. Allo stesso modo gli stati confinanti considereranno quelle terre di “facile” accessibilità proprio per quella terra così dritta. Considerando poi che fino a non molto tempo fa tutta quell’area era russa, non a caso in passato proprio Kiev ne è stata la capitale, potrete capire bene quanto nella percezione di quei popoli viene considerata quella terra.

Facciamo un esempio facilissimo: stiamo giocando a calcio in un campo che confina con un altro campo pianeggiante come il nostro, e che in passato ci apparteneva: se vi va a finire la palla nell’altro campo, vi verrebbe l’istinto di andare a riprenderla visto che l’accesso è così facile?

La geopolitica è una materia umana ed è fatta di percezioni: ecco spiegata la percezione che hanno di sé l’Italia e l’Ucraina e soprattutto come vengono viste dagli altri stati. Le vere domande che dovremmo farci sono: i miei confini sono protetti? E quanto sono “interessante” per gli altri stati soprattutto in una visione geopolitica?

Ci avevate mai pensato prima?

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