1 – Geopolitica, il fascino della definizione

Che cos’è la geopolitica?

Già nelle diverse definizioni che vengono date notiamo il carattere principale della materia, qualcosa sempre in movimento perché studia i mutamenti geografici e politici.

Se leggiamo nel Devoto-Oli (1984), la geopolitica è “lo studio delle motivazioni geografiche che influenzano l’azione politica”, mentre nel Robert (1965) c’è scritto che è “lo studio del rapporto tra i dati naturali della geografia e la politica degli Stati”.

Su Treccani troviamo che la geopolitica è l’insieme di tutti i problemi politici che traggono origine da fatti di ordine territoriale: ha a che fare con le relazioni internazionali, fondate sui rapporti di forza per il controllo degli spazi e delle risorse.

La geopolitica studia e parla di popoli e del pensiero che li porta ad agire nello spazio e nel tempo.

Dagli appunti del corso della scuola di Limes, leggo che Lucio Caracciolo, nell’introduzione su cosa è e cosa non è la geopolitica, parlava di “educare all’ascolto”: ci invitava cioè prima di tutto alla modestia e ad ascoltare l’altra parte. Leggo frasi come “amate i vostri nemici”, dove sottolineava che l’apertura è la caratteristica della geopolitica. E ancora: “Il vero è l’intero”, perché è importante perseguire la logica dialettica del vero. La geopolitica è di formazione storica, e la sua utilità è il tutto, in divenire. Infine, in questa concreta e affascinante carrellata di suggestioni, ci suggeriva: “o taci o dì qualcosa migliore del silenzio”, sottolineando la vocazione ad ascoltare il silenzio. La geopolitica quindi non si fa da soli: è dialettica, un dialogo e una continua tensione per comprendere l’altro. Essa ci suggerisce che “devi diventare l’altro”, perché il nostro punto di vista ci condiziona: un punto di vista storico e geografico, ma anche genetico e ambientale.

La definizione di Lucio Caracciolo della geopolitica è l’analisi dialettica dei conflitti di potere in uno spazio e un tempo determinato.

Per questo credo che la geopolitica può affascinare grandi e piccoli, perché per comprenderla “ti devi interessare”: di storia, di geografia, di politica internazionale, di strategia, di economia, di diritto, di letteratura, di arte, e non solo.

Ma è lo sguardo che bisogna avere, più di ogni altra cosa: quella curiosità e attitudine all’ascolto, una vera tensione verso l’altro, la cosa più difficile da imparare.

Che cosa ne pensate?

Grazie e buon ascolto reciproco.

6 commenti a “1 – Geopolitica, il fascino della definizione

  1. Iniziativa assolutamente interessante oltre che lodevole, sicuramente per capire il mondo e gli equilibri che viviamo.

  2. Cecilia mi unisco anche io al coro di complimenti perché spesso non mi accosto a questa tematica per pigrizia in quanto i testi sono complessi e poco fruibili ai non addetti ai lavori.
    I tuoi articoli sono interessanti e scritti con un linguaggio semplice ma funzionale alla comprensione dei contenuti.
    Brava, è un piacere leggerti!!

    1. Iniziativa ,brillante ed intraprendente, volta a far conoscere, a grandi e piccoli, una disciplina così interessante come quella della geopolitica.
      Il linguaggio chiaro e semplice agevola la comprensione da parte di tutti sull’argomento.
      Grazie Cecilia!

  3. come quando parli con qualcuno, dai per assodato alcune considerazioni e devi sforzarti di metterle invece in dubbio per ascoltare un punto di vista differente, una diversa verità.

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