Dopo tutti questi articoli introduttivi alla geopolitica e a questa nuova fase di conflitti che stiamo vivendo, voglio cominciare ad affrontare più da vicino quelle che sono le aree di contrasti più difficili a livello mondiale.
Per fare questo vi mostro le carte di Laura Canali, la cartografa della rivista Limes, che ha dedicato alle zone conflittuali nel mondo e che potete trovare online e sul sito https://www.limesonline.com/.
La prima carta è anche chiamata “Caoslandia contro Ordolandia”
È di qualche anno fa ma mostra molto bene le aree del mondo che hanno un ordine geopolitico stabile: fra queste troviamo ad esempio gli USA, l’Europa, la Russia, parte della Cina e Corea del Nord, l’Australia e il Giappone. Ma l’aspetto più interessante è la delineazione del confine denominato “Caoslandia” a cui fanno parte tutte quelle parti del mondo, e quindi gli Stati, che sono in conflitto o che non possiamo definire stabili da un punto di vista geopolitico. Saltano agli occhi quasi tutti i paesi africani, il centro America e parte del sud America, e l’indo pacifico. In generale si può dire che la parte del mondo centrale e sud della fascia equatoriale è ancora oggi teatro di conflitti locali o regionali.
Questa carta è ancora oggi molto utile per ricordare la suddivisione fra le zone del mondo. Soprattutto per noi italiani è importante notare come ci troviamo proprio a confine con “Caoslandia” e cioè con le zone conflittuali dell’Africa e del medio oriente.
Una seconda carta è chiamata “Tutto un altro mondo”.
Questa cartina è particolarmente interessante perché mostra in modo molto chiaro le tre aree di conflitto mondiale.
La prima come sappiamo è la guerra in Ucraina, scoppiata il 24 febbraio 2022 nell’Europa dell’est, e che viene denominata “guerra russo-americana”. Come sappiamo infatti fin dallo scoppio della guerra sono stati coinvolti gli USA e tutti gli stati membri della Comunità Europea, sia in termini di aiuti alla popolazione ucraina, sia in termini di approvvigionamento delle armi a difesa dell’Ucraina.
La seconda area è denominata “guerra Israele-Hamas” scoppiata a Gaza dopo il 7 ottobre 2023. L’area come vediamo è molto estesa perché comprende tutti i territori arabi. È molto pericolosa perché di recente sta sempre più diventando anch’essa una guerra regionale fra Israele e Iran, attraverso il Libano degli Hezbollah e lo Yemen degli Houthi, come purtroppo anche i fatti più recenti ci mostrano.
La terza area è denominata “sfida sino-americana” e comprende tutto l’indo pacifico. Non è una guerra per fortuna, ma mostra il conflitto fra Cina e USA che ha come cuore Taiwan, l’isola che la Cina vuole conquistare per ampliare la sua proiezione nel pacifico, e che gli USA con i loro alleati, fra cui l’Italia, vogliono impedire. È un conflitto latente che investe diversi ambiti economici, tecnologici, aerospaziali, fra le due potenze più grandi a livello mondiale.
L’ultima carta è la più recente e mostra “chi sfida l’America”
Qui l’aspetto che balza subito agli occhi è tutta l’area in giallo che comprende la Russia, la Cina, l’Iran e la Corea del Nord raggruppate non perché fanno parte di un’alleanza, in quanto hanno solo accordi bilaterali che le uniscono, ma perché insieme sfidano il primato mondiale degli USA e dei loro alleati, primi fra tutti l’Europa.
Queste tre cartine sono fondamentali per capire la situazione di conflitti regionali e mondiali che abbiamo in questo momento. Le terremo sempre a mente per tutti i discorsi futuri e per le evoluzioni che ci saranno.
Secondo voi quanto è coinvolta l’Italia nelle tre aree di conflitto nel mondo?