39 – Le risorse che governano il mondo

La geopolitica, che si occupa di conflitti di potere, non può non occuparsi del conflitto forse più importante e subdolo che esiste in questo tempo, cioè il conflitto tecnologico.

Dire conflitto tecnologico significa dire tante cose: connessione internet, cavi sottomarini, satelliti, conquiste spaziali, ma anche droni, portaerei, intelligence. Insomma tutti i giorni ognuno di noi è pervaso senza accorgersene di un vero conflitto che passa attraverso i nostri cellulari e i nostri pc senza che ce ne accorgiamo. Infatti chi ha la supremazia tecnologica può dire di essere una potenza anche se non esercita questo potere con le armi. E qualsiasi oggetto tecnologico, dal più piccolo al più grande, dal più semplice al più complesso, per funzionare ha bisogno di un chip.

La fabbrica più importante al mondo di chip si chiama TSMC e si trova a Taiwan e negli USA. Taiwan o Repubblica di Cina è quella piccola isola con capitale Taipei che si trova sotto la Cina, e che da anni la Repubblica Popolare vuole conquistare o con il convincimento o con la forza. E non vuole conquistarla di per sé per quella fabbrica tanto importante, ma perché possedere quell’isola sarebbe un trampolino di lancio per proiettare la sua potenza marittima nell’Indo Pacifico, a discapito degli USA.

Ma produrre chip non basta per vincere il conflitto tecnologico che al momento è ancora tutto appannaggio dell’America. Infatti la tecnologia non esiste senza i metalli che vengono utilizzati per questi chip e per tutti i materiali elettrici che ci circondano. Questi metalli rari o terre rare sono tutti gli elementi che negli ultimi 30 anni sono stati scoperti e utilizzati proprio per questi usi. E il luogo al mondo dove si trovano e si lavorano più terre rare è la Cina.

Ci sono altri paesi nel mondo che hanno terre rare ovviamente, ma non nella varietà e nella quantità che per quel che ne sappiamo si trova in Cina. E proprio per questa disparità, l’America di Trump sta trattando in questi giorni per una tregua e poi una pace in Ucraina, allo scopo di ricevere quei metalli che vengono estratti lì ancora oggi. Non a caso quando è scoppiata la guerra, la prima cosa su cui si è tentato di accordarsi è stato per l’esportazione di risorse dall’Ucraina verso altri paesi passando per il Mar Nero. E quando si è realizzato nel 2022 questo accordo valido ancora oggi, la prima nave che è salpata non fu di grano e sementi così tanto importanti per i paesi poveri dell’Africa, ma fu proprio una nave carica di quei metalli tanto rari e tanto utili per la tecnologia. L’oro di Kiev alcuni lo chiamano.

Quindi le risorse che governano il mondo sono semplicemente questi metalli o terre rare: chi più riesce ad averne più produce tecnologia. Ma non sono solo queste le risorse che governano il mondo.

L’acqua dolce resta ancora oggi la risorsa più importante al mondo. Se confrontiamo una mappa delle risorse idriche mondiali con quella in cui la popolazione crescerà di più nei prossimi decenni, ecco che tocchiamo con mano la più grande sfida anche tecnologica. L’africa è un esempio: le proiezioni di crescita negli Stati africani sono sicuramente le più alte rispetto a tutte le altre popolazioni al mondo. Però questa crescita è unita alla scarsità idrica che purtroppo caratterizza quei territori. Usare la tecnologia per questo scopo è la sfida del futuro.

Legato al problema dello squilibrio demografico e alla distribuzione delle risorse idriche, gli Stati ancora oggi hanno il problema principale di come sfamare le loro popolazioni. La produzione di grano infatti è sproporzionata rispetto alle necessità.

Quindi nonostante le conquiste spaziali si susseguono fino ad aver raggiunto obiettivi inimmaginabili fino a pochi anni fa, siamo ancora a combattere la guerra più difficile: quella per la sopravvivenza dei popoli che abitano i paesi scarsi di acqua e grano.

Avevate mai pensato che le risorse che governano il mondo sono l’acqua, il grano e i metalli rari?

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